Caro bollette: i consigli di Globalpesca, sempre dalla parte dei Ristoratori
L’inevitabile aumento dei costi di luce e gas preoccupa, ormai da mesi, non solo le famiglie italiane ma anche, e soprattutto, le aziende del nostro paese.
Lo scenario è incerto per tutto il settore terziario, già colpito dalla pandemia: hotel, bar, negozi di generi alimentari e ovviamente i ristoranti sono tra i più colpiti da un caro bollette impressionante.
Gestori e imprenditori della ristorazione si interrogano, quindi, su come contenere il danno economico ed evitare i peggiori scenari.
Quattro premesse fondamentali per ottimizzare i costi della nostra attività
1.Analizzare la bolletta per individuare le opportunità di risparmio presenti sul mercato
Verificare le offerte dei gestori presenti sul mercato, considerando il proprio trend di consumi è il primo passo da compiere. Da una recente analisi, infatti, risulta che 7 contratti su 10 non sono ottimizzati e presentano opportunità di risparmio.
2. Apparecchiature ed elettrodomestici green
Se possibile, consigliamo di valutare il cambio di apparecchiature e di elettrodomestici, puntando all’uso di energia elettrica, in sostituzione del gas.
3. Monitorare i consumi
La tecnologia ci viene in aiuto: l’installazione di apparecchi di monitoraggio è il primo passo per rendersi conto di cosa consumi maggiormente nella propria struttura e su quali fronti sia meglio agire.
4. Bonus e crediti d’imposta
Lo Stato ha messo in campo diverse misure di sostegno alle imprese; le misure sono contenute nel Decreto Sostegni, in quello Bollette e in quello Energia, e si traducono principalmente in credito d’imposta.
Piccoli accorgimenti in cucina per risparmiare sui consumi
Lasciarsi aiutare dalla tecnologia: ad esempio usare il forno trivalente per tostare carne e per cucinare i fondi aiuta a ottimizzare i costi, così come può essere d’aiuto cuocere la pasta con un passive cooker, device che avverte nel momento in cui l’acqua bolle e si ferma dopo due minuti, seguendo l’esempio della cucina passiva;
Ottimizzare i tempi di cottura valorizzando la materia prima: se si parla di carne, infatti, i tempi di cottura più lunghi – e quindi più costosi – sono da attribuire alle parti meno pregiate dell’animale. Al contrario, i pezzi più pregiati hanno un costo più alto, ma richiedono meno tempo per essere cucinati;
Prediligere, se possibile, la cottura alla brace sostituendola al gas;
Utilizzare il forno a legna anche per gli arrosti. Invece di lasciare sul gas per tante ore gli stufati è possibile sfruttare il calore residuo del forno a legna dopo lo spegnimento della fiamma;
Sembrerà scontato, ma è fondamentale l’utilizzo dei coperchi in modo che il prodotto arrivi prima ad ebollizione con un conseguente risparmio di energia.
Come modificare il proprio menù e i prezzi
Pur seguendo tali suggerimenti, potrà risultare utile modificare il menù del proprio ristorante eliminando, almeno temporaneamente, i piatti a lunga cottura per proporre soluzioni alternative e un maggior numero di cruditè.
Inevitabile, inoltre, sarà un adeguamento dei prezzi. Ma dove agire: sul coperto, sui primi, sui secondi o sugli alcolici?
Aumentare il costo del coperto sembra essere la soluzione più efficace in quanto solitamente il cliente è soggetto a valutare unicamente il prezzo dei piatti e delle bevande, trascurando questo costo, che tende a passare inosservato.